26° Moto Guzzi Treffen Hallertau(D)
2019-07-30 16:35:25
Se vi piacciono i motoraduni con tanto rumore, bancarelle ovunque, centinaia e centinaia di persone, probabilmente questo raduno non fa per voi.
Solitamente ad inizio anno cerco di fare un elenco con i raduni a cui mi piacerebbe partecipare e pur non avendone mai sentito parlare mi ero segnato questo. Nell'ultimo mese che precede il raduno cerco di raccimolare qualche informazione da chi ci è già stato. Mi viene detto che è molto piccolo, circa 30/40 moto non di più, ma che è ben fatto ed il tour dell'Hallertau del sabato pomeriggio è molto bello.
Arriva la data della partenza, orario programmato circa le 6 del mattino, per poter viaggiare con il fresco è sfruttare al meglio la giornata.
Parto da solo, Romolo mi raggiungerà direttamente al raduno. Visto che non ho fretta decido di fare l'ultimo tratto in statale, quindi passo da Augsburg ed imbocco la B300. Dopo pochi chilometri inizio a scorgere le coltivazioni di luppolo, si perchè l'Hallertau è famosa per essere la zona di coltivazione del luppolo, il noto ingrediente della birra.
Alle 13 circa arrivo sul luogo dell'incontro, vengo accolto calorosamente dagli organizzatori Sepp ed Arvid. Il posto è carino, si tratta di un centro sportivo dove a sede la locale squadra di calcio.
Questo meeting, organizzato dal Moto Guzzi Club Hallertau, è piccolo ma organizzato bene. Credo che in totale ci saranno state 50/60 persone ma in caso di maltempo ci sarebbe stato il posto interno per poter mangiare e fare festa senza bagnarsi.
Alle 13.30 parte il tour ed ovviamente mi aggrego, la colonna di moto percorre le bellissime colline Bavaresi, disseminate di piantagioni di luppolo, grano e mais, dopo circa un'ora e mezza il tour torna al luogo di partenza, e nel frattempo Romolo arriva.
La serata passa in bella compagnia con persone conosciute sul posto e con la buonissima birra tedesca.
La domenica mattina si parte per rientrare a casa, purtroppo la pioggia ci terrà compagnia da Lindau al tunnel del San Bernardino, ma sono i rischi del mestiere.
Stanco dei 1150 km in 2 giorni, ma soddisfatto.